C'erano tanti, tantissimi, trasportatori questa mattina, mercoledì 27 novembre, davanti ai cancelli dello stabilimento Amazon di Brandizzo, per lo sciopero indetto dall'Uil Trasporti Piemonte.
I corrieri di quattro delle cinque aziende in subappalto per il colosso internazionale che si occupano delle spedizioni hanno incrociato le braccia dalle 7 per denunciare i carichi di lavoro estenuanti e chiedere più sicurezza sul lavoro. A causa dell'aumento del lavoro, i lavoratori sono passati da 110 a 142 fermate necessarie per consegnare i pacchi. Per riuscire a rispettarle tutte nei tempi previsti, "sono costretti a correre con i loro furgoni, trasgredire le regole della strada, addirittura pagare le multe che prendono senza contare il rischio di incidenti". Un rischio, insomma, per la loro salute e quella degli altri.
Durante la protesta, gli scioperanti hanno rallentato l'uscita di alcuni corrieri che non hanno aderito allo sciopero utilizzando anche dei fumogeni.
Sul posto sono giunti anche diversi colleghi di Marene, in provincia di Cuneo.