/ Attualità

Attualità | 18 novembre 2019, 15:19

Raccolta differenziata 2018: il Piemonte cresce dell'1,6% e arriva a quota 61,2%, Torino è la palla al piede (46%)

Marnati: "Quasi tutti stanno facendo il proprio compito, si avvicina il traguardo del 65% voluto dalla UE. L'obiettivo è arrivare a una tariffa puntuale in cui ognuno paga quel che produce e differenzia"

Raccolta differenziata 2018: il Piemonte cresce dell'1,6% e arriva a quota 61,2%, Torino è la palla al piede (46%)

Se si parla di raccolta differenziata, il Piemonte è tra le più virtuose d'Italia, ma resta in coda tra le aree del nord. Lo dicono gli ultimi dati della Regione sul 2018, che vedono ogni cittadino produrre quasi 5 quintali di spazzatura ogni anno. Complessivamente, in regione si producono 2.170.059 tonnellate e la quota di differenziata è di 1.328.075 tonnellate. In generale, la raccolta intelligente è salita dell'1,6% arrivando al 62%. Ma è Torino-città la zavorra, con un misero 46% che, insieme al 47,6 di Alessandria, trascina la regione verso il basso. Senza il capoluogo (e Alessandria), probabilmente si sarebbe già sopra il limite del 65% imposto dall'Unione Europea. Sono già in quella condizione tutte le altre province.

Proprio tra le diverse aree piemontesi, Novara è la prima della classe (76%) poi Asti (71) e VCO (70). Biella arriva al 68, mentre Cuneo fa 67 e Vercelli 65. Torino non va malissimo, al 57%, ma la provincia e la metropoli sono due discorsi diversi. Alessandria fa 53. 

Sempre a Torino, su 488 chili pro capite, se ne differenziano 276. Su 21 consorzi, ben 13 hanno raggiunto il 65%, con Chieri a svettare addirittura con l'81%. Ma anche in questo senso sono i consorzi delle province in sofferenza quelli che faticano a raggiungere gli obiettivi.

"Quasi tutti stanno facendo il proprio compito, si avvicina il traguardo del 65% voluto dalla UE", commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Matteo Marnati. "L'obiettivo è di arrivare il prima possibile alla tariffa puntuale, in modo che chi meno conferisce, possa anche pagare di meno".

Nella classifica tra i soli capoluoghi, è Biella al top (78,1%), quindi Verbania (77), Novara (72,7), Cuneo (72,4), Vercelli (70,3), Asti (69,2) e ancora in coda Alessandria (47,6) e Torino (46).

A livello di tipologia, la carta è il rifiuto più raccolto (64 chili pro capite), mentre l'organico fa 61 chili, il vetro 39 e la tanto temuta plastica 29.

Sulla performance di Torino, Marnati sottolinea come "con l'introduzione della raccolta porta a porta confidiamo che possa migliorare i risultati, sollevando anche le cifre a livello di provincia e di regione".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium