Scuola e formazione - 04 novembre 2019, 16:09

Borse di studio, la Regione: "Riassegnati tutti i 26 milioni di euro". Ma bastano solo per l'85% degli studenti

Grimaldi (Luv): "Più di 2000 ragazzi dovranno interrompere il percorso di studio". Il Presidente Cirio: "Lavoreremo per trovare altre risorse nel bilancio"

Borse di studio, la Regione: "Riassegnati tutti i 26 milioni di euro". Ma bastano solo per l'85% degli studenti

Dopo le proteste, la Giunta Regionale aggiusta il tiro e reintegra i fondi all’Edisu. Questa mattina l’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano ha annunciato – durante l’audizione dei rappresentanti dell'ente regionale, degli Atenei e studenti – di aver riassegnato il 100% degli stanziamenti previsti dal predecessore Chiamparino, pari a 26 milioni di euro.

Soldi, come emerso sempre in mattinata, non sufficienti a finanziare tutte le richieste degli aventi diritto alle borse di studio. Quest’anno quest'ultimi sono in aumento e gli stanziamenti regionali coprono solo l'85% del fabbisogno.

Lavoreremo -spiega il Presidente della Regione Alberto Cirio - in queste settimane per comprendere la possibilità di trovare altre risorse nel bilancio per compensare anche la quota restante e arrivare al 100%. Uno sforzo in più che cercheremo di mettere in atto, perchè il diritto allo studio è per noi un principio irrinunciabile"

Una notizia accolta criticamente dal capogruppo regionale di Luv Marco Grimaldi, che la scorsa settimana aveva lanciato l’allarme per il dimezzamento dei fondi per l’Edisu, con uno stanziamento di appena 13 milioni di euro.

Per noi – spiega Grimaldi - non è ancora una vittoria e si annuncia un nuovo scontro: finché non vedremo il 100%, di certo non smetterà lo stato di agitazione degli Atenei e degli studenti e tantomeno il nostro impegno”. “Più di 2000 ragazzi – continua il capogruppo regionale di Luv - dovranno interrompere il percorso di studio, dopo essersi fidati della nostra Regione; il Piemonte rischia di perdere i 15 milioni di contributi della Stato, oltre a perdere la faccia”. “Purtroppo per Cirio, siamo in fase di assestamento e abbiamo una legge che ha reso il diritto allo studio spesa obbligatoria: se gli idonei aumentano, servono più risorse, c’è poco da indignarsi: le opposizioni presenteranno emendamenti finché non avremo il 100% delle borse. Oggi Cirio ha perso un braccio di ferro e non era proprio il caso di lanciarne un altro. Ma la cosa non ci spaventa: continueremo a fare di tutto per fargli cambiare idea” conclude Grimaldi.

“Bene la marcia indietro di Cirio sulle borse di studio – ha commentato il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle – Ora chiarisca gli obiettivi della giunta. In questa vicenda anche la giunta Chiamparino ha avuto le sue responsabilità”.

 

Cinzia Gatti

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