Economia e lavoro - 19 luglio 2019, 10:41

La Multiutility Egea chiude un bilancio in ottima salute, misurando gli effetti di occupazione, sviluppo economico e benessere sociale

A Grinzane Cavour l'Assemblea dei soci: 600 dipendenti, che diventano 1200, quasi 300 soci pubblici e privati, governance con sistema dualistico, 781 milioni di euro valore di produzione, sesta multiutility italiana.

La Multiutility Egea chiude un bilancio in ottima salute, misurando gli effetti di occupazione, sviluppo economico e benessere sociale

Un pulmino elettrico, a fare la spola per portare al Castello di Grinzane Cavour i partecipanti all’Assemblea Annuale dei soci pubblici e privati di Egea, multiutility il cui acronimo sta per Ente Gestione Energia e Ambiente, che nel pomeriggio di oggi – giovedì 18 luglio – ha presentato i risultati del Bilancio di Esercizio e Consolidato 2018 e il Bilancio Sociale 2018, il documento che misura gli effetti determinati a livello locale dalle attività di Egea in termini di occupazione, opportunità per l’indotto, sviluppo economico e benessere sociale.

Moderati da Filomena Greco, giornalista del Sole 24 Ore, si sono avvicendati gli interventi dell’assessore regionale Luigi Icardi (che ha portato il saluto del presidente Cirio, sottolineando l’importante “presenza di Egea sul territorio, con gli sportelli ai quali anche i più anziani possono rivolgersi per avere risposte da persone in carne e ossa, e non da un freddo call center collocato chissà dove”), del Prof. Maurizio Repetto, in rappresentanza di Guido Saracco, Magnifico Rettore del Politecnico di Torino (“Formazione e ricerca rischiano di essere fini a se stesse, se non trovano sviluppo nella collaborazione diretta e concreta con le imprese che sul territorio lavorano e dal territorio si proiettano verso più ampi orizzonti. Illuminazione, mobilità elettrica, fonti rinnovabili, efficienza energetica sono i filoni principali di tale collaborazione”), e quello – a distanza – di Giuseppe Miroglio, che siede nel Consiglio di sorveglianza di Egea.

Qualche dato, prima delle parole dell’ingegner Pierpaolo Carini, Amministratore delegato di Egea: 600 dipendenti, che diventano 1200 contando la rete di cui Egea è partner, quasi 300 soci pubblici e privati (con maggioranza privata), governance con sistema dualistico, 781 milioni di euro valore di produzione (629 l’anno scorso, e oltre 900 nella previsione per il 2019), sesta multiutility italiana, valore aggiunto distribuito sul territorio pari a 52,9 milioni di euro.

Continueremo ad avere qui ad Alba il nostro baricentro, esportando i nostri prodotti in tutta Italia e anche oltre. Non ci interessa essere i più grandi: teniamo alla nostra identità, al nostro ‘provincialismo’, inteso come essere utili al territorio e ai territori. L’identità è data da tre parametri: lealtà di comunità, che in generale va ricostruita, ma che qui ancora sussiste. Un esempio? In un Comune della Langa, l’altro giorno, si è rotto un tubo alle 3 di notte. Alle 3.40 una nostra squadra era sul posto e alle 5 ha chiuso l’intervento. Chi si è svegliato al mattino, tra i cittadini, neanche si è accorto che ci fosse stato un problema. Il secondo caposaldo è quello costituito da ambiente ed energia. Infine, la competenza: 600 persone nel perimetro di consolidamento, con età media 44 anni (219 diplomati, 61 laureati), svolgendo corsi professionalizzanti e formativi”.

La relazione di Valter Bruno, Direttore AFC (Amministrazione Finanza e Controllo) è cominciata con un’analisi del Gruppo Egea, che contava 14 società consolidate nel 2017, salite lo scorso anno a 23, in 8 diversi settori che fanno capo alla holding Egea Spa: vendita energia elettrica e gas, distribuzione gas, teleriscaldamento, idrico, ambiente, illuminazione pubblica, rinnovabili e lavori.

Rispetto ai numeri diffusi in mattinata, in riferimento al valore complessivo della posizione finanziaria netta 2018 di 141,1 milioni di euro, va sottolineato come 53,7 milioni arrivino per effetto di una variazione del perimetro di consolidamento, cioè per le nuove società entrate in orbita Egea.

Il focus sul 2019 sarà focalizzato, per il mercato libero, al mantenimento degli attuali clienti e al rafforzamento del segmento retai – afferma il dottor Bruno –l. Una grande novità sarà l’implementazione dell’impianto di teleriscaldamento di Alessandria, con un investimento di oltre 80 milioni di euro. Ancora, strategico sarà lo sviluppo della partnership in ambito illuminazione pubblica e rinnovabili, oltre che il revamping fotovoltaico per la massimizzazione delle produzioni. Infine, tra gli obiettivi di quest’anno, l’avvio del progetto biometano, che troverà sviluppo in nuovi impianti che verranno realizzati”.

Quindi, l’Ing. Giuseppe Zanca, direttore Sviluppo Gruppo EGEA.

Numeri alla mano, abbiamo mantenuto tutte le promesse fatte nell’Assemblea dello scorso anno: crescita nel mercato libero, sviluppo delle reti di teleriscaldamento, ottenimento dell’autorizzazione unica per il teleriscaldamento di Alessandria città (primo caso, per il 2019, di efficienza per energia e ambiente in area urbana), gare d’ambito per la distribuzione gas, gestione del ciclo idrico integrato, gestione del settore ambiente (nelle sue tre anime di trasporti e bonifiche; impianto di trattamento fanghi; spazzamento e raccolta), sviluppo progetti di illuminazione pubblica (basata sul modello del project financing), produzione biogas e biometano, attendendo a lungo i decreti, con 6 impianti in autorizzazione. Inoltre, i progetti per la mobilità elettrica e sui carburanti, con lo studio e la progettazione di una stazione di servizio a CNG e LNG. Infine, il fronte delle rinnovabili, con il consolidamento delle attività esistenti e un’analisi di fattibilità di impianti fotovoltaici a media-elevata potenza in market parity”.

In coda, l’intervento del Presidente del Consiglio di Sorveglianza, Felice Cerruti, partendo dalla governance, e passando quindi in rassegna le tematiche affrontate nel 2018, come ad esempio l’ampliamento del perimetro di consolidamento, l’organizzazione aziendale e le politiche occupazionali. “Grazie al personale per il grande impegno: a loro i meriti maggiori per questa crescita”.

A chiudere, la tavola rotonda dell’Ing. Carini con Sandro Baraggioli, presidente di Confservizi Piemonte e Valle d’Aosta, che si è soffermato sul bilancio di sostenibilità, e Cheo Condina, giornalista del Sole 24 Ore, che – ironizzando sull’urgenza di un restyling delle e-bike targate Egea – ha prospettato l’esigenza futura dell’avvio di una partnership forte con realtà industriali, per un ulteriore salto di qualità.

Infine, le nomine: Renata Bianco, sindaco di Barolo, è il nuovo presidente dell'Assemblea, mentre Maurilio Fratino è stato eletto segretario dell'Assemblea.

Un ritorno, alla carica del Presidente del Consiglio di Sorveglianza: è stato scelto Giuseppe Rossetto (già al vertice tra il 2007 e il 2010), con Enrico Faccenda a completare la componente pubblica, insieme ai rappresentanti dei soci privati Pierfausto Finazzi, Carla Perotti, Antonio Do, Giuseppe Miroglio e Riccardo Caraglio.

Pietro Ramunno

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